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Mercoledì 16 agosto 2006

Alle 8,30 si parte per la visita della città. E' l'unico giorno in cui non dobbiamo preparare le valige: ci sembra un sogno!
Puntuali, tutti in pullman. Giustina, la nostra guida di Cracovia si presenta, una ragazza bionda molto carina che si esprime benissimo in italiano.

Arriviamo nell'antico quartiere ebraico di Kazimierz. Scendiamo vicino all'ulica Szeroka, uno slargo su cui si affacciano la vecchia sinagoga, ora sede della sezione ebraica del museo storico della città, la sinagoga Popper e di fronte la sinagoga Remu con a fianco il cimitero. Qui possiamo dare solo uno sguardo al cortile: il nostro giro non prevede la visita dell'edificio.

Risaliti sul pullman, ci dirigiamo al Wawel, una collinetta sul fiume, sulla cui cima, circondati da bastioni e torri fortificate si trovano la cattedrale ed il castello reale.
Entriamo nel complesso attraverso i giardini ed arriviamo alla chiesa. Nell'interno, al centro della navata spicca il sarcofago in argento di Casimiro Jagellone, sormontato da un baldacchino.

Qui sono stati incoronati i re polacchi, molti dei quali sono sepolti nella cripta sottostante.
Sul lato sinistro della chiesa entriamo nel campanile. Nel suo interno una possente struttura in legno regge le campane, una sopra all'altra. In cima raggiungiamo la più grande dopo aver scalato sessantotto alti gradini.

Dalle finestre si gode il panorama di Stare Miasto.
Proseguiamo la visita della chiesa percorrendo il presbiterio per poi scendere nella cripta e da qui usciamo direttamente dalla chiesa.

Entriamo nel cortile del palazzo reale. Non abbiamo il tempo per entrare per visitare l'interno del palazzo.

Ritorniamo sui nostri passi e girando a destra usciamo dalla fortezza dalla parte opposta a quella da cui siamo entrati.

Percorrendo via Kanonicza ci avviciniamo al centro della città. Le facciate dei palazzi sono splendide. Due violinisti stanno interpretando magnificamente Vivaldi.

Girando a sinistra raggiungiamo i giardini che costeggiano il perimetro della vecchia città, al posto delle mura abbattute nel 1800, formando un circuito di quattro chilometri.
Proseguendo arriviamo all'arcivescovado che ha al suo fianco la chiesa dei frati francescani, decorata all'interno in stile liberty.

Arriviamo alla piazza del mercato Rynek Glòwny), al centro la torre del municipio ed il mercato dei tessuti.

Nell'angolo opposto a quello da cui siamo entrati, la chiesa della Vergine Maria (Bazylika Mariacka). Si entra dal lato destro e si segue un percorso limitato. L'interno é decorato in modo variopinto, con una monumentale pala d'altare in legno di quercia e la parte scolpita in legno di tiglio, con scene della vita di Maria e di Cristo. Per poter fotografare bisogna acquistare, con 5 zloty, un permesso.

A fianco della chiesa, in piazza Mariacki, la chiesa gotica di Santa Barbara.
Percorrendo ulica Jana raggiungiamo l'hotel Francuski dove pranziamo. Abbiamo due ore di libertà ed entriamo nel Muzeum Narodowe che si trova poco lontano al n. 19 di ulica Jana, per ammirare i due capolavori che contiene: la dama con l'ermellino di Leonardo da Vinci ed il paesaggio con il buon samaritano di Rembrant. Il primo é esposto in modo da sottolineare l'intensa espressione della dama, il secondo invece ha attorno una protezione troppo ampia e, mal illuminato, é poco leggibile. Riprendiamo gli zaini e la cinepresa al guardaroba.

Torniamo in piazza del mercato ed osserviamo i negozietti del mercato dei tessuti: la maggior parte dei banchi vende solo oggetti ricordo per turisti.
Poi ci sediamo al tavolino di uno dei tanti bar che si affacciano sulla piazza per far arrivare le 16,30 ora dell'appuntamento col gruppo per riprendere il pullman.

Siamo diretti al santuario della Misericordia Divina, una imponente costruzione moderna costruita a fianco del vecchio convento con la cappella che conserva le reliquie del corpo di santa Faustina Kowalska che lì morì nel 1938 a soli 33 anni .
Nella cappella della nuova basilica che si trova sotto alla grande sala della chiesa, Don Dino celebra la santa messa.

Alle 19 torniamo col pullman in albergo dove arriviamo in trenta minuti.
Cena e poi chiamiamo un taxi per raggiungere nuovamente il centro.

Partito dall'albergo l'autista si dirige in una direzione diversa da quella che ha preso il pullman stamattina e percorre una serie di strade periferiche e poco illuminate. Temiamo per la nostra sorte e pensiamo già ad articoli sulla stampa tipo: "Quattro turisti italiani rapiti e rapinati a Cracovia". Poi l'auto sbuca davanti al barbacane della porta di San Floriano con nostro grande sollievo.
Sorseggiamo una bibita in piazza in attesa del suono della chiarina che si diffonde ogni ora ai quattro angoli della città dalla torre più alta della chiesa della Vergine Maria.
Poi di nuovo in taxi per rientrare in albergo. Domani mattina si rifanno le valige e prima delle otto devono essere caricate in pullman.

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(Foto di Paolo Vaccari)