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Sabato 12 agosto 2006

Alle 7,30 il pullman guidato da Buasey (Biagio) parte. Lasciamo Varsavia diretti a Gdarisk (Danzica). Dobbiamo percorrere 350 chilometri. Usciamo dal centro. La città é contornata da una cintura di verde con alte piante. Il cielo é coperto e fa freddo. Soffia un leggero vento, ma non piove. Abbiamo un nuovo pullman più grande, moderno e confortevole. Stiamo larghissimi. Ognuno, anche se ha il posto assegnato, può muoversi e sedere dove vuole, ad esclusione delle prime file che sono le più gettonate e stracolme. Abbiamo imboccato la strada statale 7 che nel primo tratto é a due corsie per ogni senso di marcia ed attraversiamo la grande pianura con ampi spazi agricoli. Stiamo attraversando la Prussia e la nostra prima meta é il castello dei cavalieri teutonici di Malbork

Ci fermiamo poco dopo le dieci in un'area di servizio. A fianco della strada una garitta con un carro armato, un mezzo corazzato e una postazione di vedetta. Fa molto freddo: risalgo intirizzito sul pullman per infilarmi la giacca a vento. Dopo un'interminabile mezz'ora ripartiamo.

Nascosti in mezzo ai boschi una serie di laghi scavati dai ghiacciai detti laghi grondaia per la loro caratteristica forma. Dopo Ostroda lasciamo la statale sette svoltando a sinistra e percorriamo delle strade strette contornate da vecchi alberi che formano a tratti dei tunnel verdi. Piccoli paesini si susseguono con case dai tetti rossi a due spioventi. Alle 12,15 attraversiamo il paese di Dziergòn. Il cielo é sempre più grigio ed ha ricominciato a piovere.

Ci incuriosiscono i vistosi nidi di cicogne sui comignoli e sui pali della luce, alcuni già abbandonati ed esultiamo in coro quando riusciamo a vedere e fotografare i volatili ancora sui nidi.

Alle 12,45 arriviamo a Malbork. Scendiamo e pranziamo nel ristorante dell'hotel Zamek che si trova nelle vecchie scuderie del castello.

Subito dopo cominciamo la visita del grande complesso di mattoni rossi: entriamo nel cortile del castello di mezzo, passiamo nelle sale a destra e poi sul lato sinistro visitiamo l'esposizione dei manufatti d'ambra e sopra quella delle armi.

Impressiona la quantità di persone che é in visita al castello e stupisce il numero degli sposi che hanno deciso di venire qui per le foto ricordo.

Dopo una breve sosta entriamo nel castello di sopra dove alloggiavano sessanta cavalieri templari. Visitiamo la prigione e le sale situate a piano terreno, quindi saliamo al piano superiore dove si susseguono una serie di saloni con grandi camini.

Ci incuriosisce il sistema di riscaldamento ad aria con bocchette poste sul pavimento chiuse da coperchi di bronzo.

Entriamo nella chiesa che non é stata interamente ricostruita come il resto del complesso. Ritorniamo all'ingresso del castello e anziché tornare nel cortile di quello di mezzo scendiamo lungo una stretta scala a chiocciola sino al fossato per uscire dal lato del fiume Nogat.

Una breve passeggiata sul ponte pedonale per le foto ricordo con lo sfondo del castello ed alle 16,30 siamo di nuovo in pullman. Ora a tratti, il sole fa capolino fra le nubi e nei rari momenti in cui il castello é illuminato i mattoni si sono accesi di un intenso colore rosso sottilineando l'imponenza ed il fascino della costruzione.

Per il traffico sostenuto del fine settimana, anziché arrivare a Danzica seguendo nuovamente la statale 7, proseguiamo sino ad incrociare la statale uno percorrendo quello che in passato era il "corridoio di Danzica". Alle 18 arriviamo all'albergo Hevelius Gdansk della catena Mercure. Una costruzione di 17 piani situata vicino al centro. Ne approfittiamo subito per fare un giro di orientamento. Arriviamo nelle vicinanze della via Reale, dopo essere passati vicino alla chiesa di Santa Caterina con il tetto completamente distrutto per un incendio avvenuto poco più di due mesi fa. Ritorniamo sui nostri passi: alle 19,30 Don Dino celebra la messa in una sala dell'albergo ed alle 20 siamo a tavola per la cena. Poco dopo di nuovo in centro per ammirare la città illuminata. Abbiamo più tempo a disposizione e riusciamo a raggiungere la stazione, il museo bizantino, la piazza del Municipio, il canale e la Cattedrale. Alle 23 stanchi ma soddisfatti rientriamo in camera. Domani sveglia alle 7 per tornare in centro per la visita guidata della città

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(Foto di Paolo Vaccari)