| Lunedì 21 febbraio 2005 “Ma
  come si fa a passare più di sei ore in aeroporto?” Abbiamo
  deciso di partecipare al Tour dell’Argentina organizzato dal circolo Arcal
  della Rai. La
  partenza per il volo intercontinentale Roma – Buenos Aires é fissata per le
  20,40 e, compreso nel pacchetto che offre la Garden Travel, c’é anche il volo
  aereo da Bologna.  L’aereo
  decolla da Bologna alle 11 e alle 18,30 é fissato l’appuntamento con Daniela
  che anche questa volta ci accompagna. Mia moglie Elisabetta non si dà pace, deve
  organizzare qualche cosa per impegnare le ore che separano l’arrivo a Roma
  dall’appuntamento con gli altri partecipanti. Telefona
  a Paolo e Simonetta e progetta di prendere il treno dall’aeroporto e di
  raggiungerli a casa per pranzare con loro e poi tornare indietro. Io
  non sono d’accordo: la preoccupazione di aggiungere ulteriori possibilità di
  ritardi e disguidi mi sgomenta. Ma
  non abbiamo bisogno di discutere, a risolvere il problema ci pensa il tempo:
  questa mattina a Bologna nevica e le strade sono ricoperte da uno strato di
  ghiaccio. Per raggiungere l’aeroporto, accompagnati da nostro figlio Alberto,
  impieghiamo più di un’ora. Ci
  prepariamo per fare il check-in. La lunga fila davanti agli sportelli
  dell’Alitalia non é per l’imbarco nel nostro aereo, bensì per quello
  precedente. Doveva partire per Roma alle sei. I passeggeri erano già a bordo
  quando sono stati fatti scendere. Hanno ripreso i bagagli ed ora si accingono
  a consegnarli per la seconda volta. Questa
  mattina é decollato solo l’aereo diretto a Londra: che sia l’unico pilota ad
  essere abituato a neve e ghiaccio? Dubitiamo
  di riuscire a partire in orario. Il ritardo per il momento é annunciato in
  quaranta minuti. Dopo poco arriva la notizia che il volo é stato cancellato,
  me lo conferma Valerio, un caro amico che lavora alla biglietteria. Dobbiamo
  andare in stazione e prendere il treno. Ci dirigiamo all’autobus. Quando
  stiamo per salire, telefona nostro figlio per avere notizie. “Dobbiamo
  andare in stazione!” Gli spieghiamo. “Allora
  vi accompagno io”.  L’appuntamento
  che aveva é saltato per il maltempo, sta tornando indietro ed é poco lontano. Adesso
  si gira molto meglio. Non nevica, la temperatura é salita e il traffico dei
  veicoli ha pulito le strade principali. Facciamo
  i biglietti, saliamo sul treno ed alle 16,30 arriviamo a Fiumicino. Ecco
  come passare più di sei ore in attesa del volo intercontinentale! All’appuntamento
  ritroviamo molti amici che abbiamo conosciuto in precedenti viaggi ed é una
  festa vederci. Il
  tour é pieno: siamo in quarantadue. Ci
  imbarchiamo sul volo AR1141. L’aereo é un Jumbo strapieno. Ci meravigliamo
  come in poco tempo riusciamo a trovare tutti il nostro posto. Alle
  20,40 in punto si parte. Ci aspettano più di tredici ore di viaggio. La
  cena si fa attendere. Per fortuna Betta é stata previdente ed ha fatto una
  buona provvista di spuntini che ingannano l’attesa e placano la fame.   | 
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