Sabato 15 ottobre 2005

Tunisi

Alle sei e mezza siamo i primi a fare colazione. E' ottima come quella di ieri a Monastir. Facciamo una breve passeggiata sulla spiaggia a cui si accede direttamente dall'albergo, passando dalla piscina. La giornata é limpida e poche sono le nuvole all'orizzonte. Alcuni pescatori con barche a remi dal fondo piatto lasciano la spiaggia per calare i tramagli. Andrea si é tuffato in mare per una nuotata, anche se c'é una leggera brezza e l'aria é frizzante. Alle 8,30, imbarcate le valige, ci dirigiamo verso il centro. Giungiamo in viale Burghiba e scendiamo, dirigendoci a piedi verso la medina. Entriamo attraverso la porta a mare detta anche la porta dei francesi, uno dei tredici ingressi. Da questa si dipartono due strade principali. In una si affacciano negozi di stoffe, l'altra porta direttamente all'ingresso della moschea. Cominciamo ad avanzare in mezzo a variopinti negozi. Davanti ad ognuno un uomo ci invita a guardare la propria merce.

Arriviamo al tempio. Nella parte anteriore si trova un porticato rialzato a cui si accede attraverso una scalinata. Possiamo entrare per vedere il cortile pagando 1,8 dinari. Abbiamo il permesso di fotografare. Varcata la soglia, lo spazio riservato per la visita é minimo ed é delimitato da alte transenne a graticcio. Usciamo in fretta: alcuni di noi hanno incontrato Hamda che ci condurrà su una terrazza panoramica sopra i tetti.

Ci affrettiamo a seguirlo lungo le strette vie credendo di andare lontano.

Fa il giro attorno alla moschea ed alla fine il negozio in cui entriamo per salire sulla terrazza si trova a fianco dell'angolo destro anteriore del tempio.Il panorama non é granché perché anche qui il punto di vista non é molto alto, ma riusciamo a farci un'idea delle dimensioni della medina. Scendiamo e ritorniamo alla porta da cui siamo entrati. Imbocchiamo la seconda strada, quella dei negozi di stoffa. La calca aumenta, ai turisti si aggiungono i clienti locali. Facciamo fatica ad avanzare, dobbiamo spingere per passare fra le persone che vanno e vengono e quelle ferme davanti agli ingressi dei negozi. Tutti ti incalzano e ti toccano incessantemente.

Alle 12 appuntamento alla porta dei francesi che si trova in piazza della Vittoria 1 giugno 1955. Percorriamo l'avenue de France e ci fermiamo in place de l'Independance per una breve visita alla cattedrale di San Vincenzo de' Paoli, vasta ed imponente costruzione in stile neo-bizantino, unica chiesa cattolica in terra tunisina. Per ritrovarci di nuovo in avenue Habib Bourguiba dove ci aspetta il pullman.

Un breve tragitto ed eccoci all'aeroporto. Salutiamo Hamda e Abdel. Imbarcati i bagagli e controllati i passaporti, si torna a casa. Tante sono state le emozioni. Le immagini del viaggio scorrono nella mente: l'incanto delle oasi, il fascino della passeggiata in cammello, le dune di sabbia impalpabile, la grandiosità dell'anfiteatro di El Jem e la bellezza di Tunisi. Resta il rimpianto di non esserci fermati di più in questi ultimi due luoghi, ma il viaggio avrebbe dovuto durare almeno altri due giorni. Allora siamo d'accordo, Hamda fai presto a farti nominare presidente così torneremo tuoi ospiti in una della magnifiche ville presidenziali.

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