Mercoledì, 24 settembre 2014 Le camere non troppo spaziose contengono più del necessario. C'è un grande letto matrimoniale con cinque cuscini, un divanetto a due posti, uno scrittoio, un piano cotture e tutte le stoviglie per cucinare in camera, una lavastoviglie ed un capiente frigorifero, forno e televisore. Il bagno è spazioso con una cabina doccia grande. Purtroppo manca quello che esiste da noi: il bidè. Passiamo la notte a contare le ore, non siamo ancora assuefatti alla differenza di fuso orario. Ma la stanchezza prende il sopravvento e quando suona la sveglia alle 6,30 siamo profondamente addormentati. Alle 7,30 scendiamo per la colazione continentale. Non sono molte le cose che troviamo e dobbiamo abituarci cosa offre il buffet e dove lo offre. Domani andrà meglio. Alle otto abbiamo appuntamento coi ragazzi per andare davanti all'hotel Sheraton e partecipare al tour guidato della città organizzato dalla Opentours. Prendiamo la linea E della metropolitana alla quarantaduesima strada e scendiamo alla seconda fermata per arrivare alla cinquantatreesima strada. Passano più di venti minuti dall'orario dell'appuntamento senza vedere nessuno. Incontriamo altri italiani che devono, come noi partecipare al tour e ci rassicuriamo. Cambiamo più volte la posizione di attesa ma diamo sempre fastidio a qualcuno.

Si ferma un grosso pullman che raccoglie due equipaggi della compagnia aerea Emirates. Bella ed elegante l'uniforme delle hostess. Finalmente il pullman della Opentours arriva e si ferma all'angolo opposto della strada. Saliamo ed iniziamo il tour. Prima fermata al Lincoln Center col Teatro dell'Opera e la scuola di danza della Juilliard School.

Seconda sosta al Central Park West (al Dakota) di fronte alla settantaduesima strada dove abitava ed è stato ucciso John Lennon. Nel parco nello Strawberry Field, per terra un mosaico ricorda una delle sue più famose canzoni: Imagine. Continuiamo col pullman a fiancheggiare Central Park dal lato ovest sino ad arrivare ad Harlem.


Percorriamo a piedi la centoventesima strada fra Malcom X e Adam Clayton Powell Jr Boulevard. Caratteristica di questa zona, perché quando il quartiere era abitato da bianchi, i servitori neri dovevano entrare dall'ingresso posto al seminterrato. Le case hanno sul davanti una scala di ingresso che porta al piano rialzato.

Risaliamo sul pullman e torniamo indietro costeggiando il Central Park dal lato est lungo la Quinta Avenue. Una nuova sosta a Madison Square Park dove la Quinta Avenue incrocia la Broadway per entrare nel negozio della Eataly. Qui ognuno può rifocillarsi ed approfittare dei bagni. All'angolo dell'incrocio il grattacielo costruito del 1902 a forma di ferro da stiro da cui deriva il nome di Flatiron Building. Era all'epoca con i suoi 87 metri di altezza l'edificio più alto della città.

Risaliamo in pullman diretti al quartiere di Soho, per poi arrivare a Little Italy. A piedi percorriamo via Broome. Qui sono ancora appese le decorazioni tricolori allestite per la festa di San Gennaro del 19 settembre.

Incrociamo la strada Mulberry ed entriamo in Chinatown. Ritroviamo il pullman in strada La Fajette all'angolo con strada Howard per proseguire ed arrivare all' East River fra il Manhattan ed il Brooklyn Bridge.

Una sosta per le foto quindi via di nuovo sino a Battery Park, che si trova all'estremo della punta dell'isola dal lato verso la Statua della Libertà. Qui decidiamo di lasciare il pullman e ci fermiamo al parco per consumare i panini che abbiamo preso all'albergo e proseguire da soli. Arriviamo davanti al Custom House, l'edificio dove aveva sede la dogana ora vi è allestito il museo della Civiltà Indiana. Gli abiti e i copricapi che siamo stati abituati a vedere nei film del west ci sembrano poca cosa rispetto alla bellezza di quelli esposti.

Proseguiamo sino alla statua bronzea del Charging Bull presso il Bowling Green Park che raffigura un toro in carica ed è posta all'inizio di Broadway Avenue. Inizialmente l'autore Arturo Di Modica l'aveva collocata senza autorizzazione davanti alla Borsa di Wall Street.

Considerata dai newyorkesi un monumento simbolo del capitalismo americano è stata collocata all'inizio della Broadway Avenue. Di fronte alla chiesa imbocchiamo Wall Street sino ad arrivare al Federall Hall National Memorial. Davanti alla facciata con colonne doriche si trova la statua di George Washington.

All'angolo opposto del crocevia il New York Stock Exchange, il palazzo della Borsa costruito nel 1903 con una facciata con pronao a sei colonne corinzie e nel frontone sovrastante un gruppo scultoreo raffigurante l'Integrità che protegge il lavoro dell'uomo. Continuiamo il nostro cammino sino ad arrivare al New World Trade Center dove si ergevano le torri gemelle distrutte dall'attacco terroristico del 11 settembre 2001.

Al posto delle torri sono state realizzate due enormi fontane in pietra nera con una grande cascata d'acqua. Sul bordo delle due fontane sono incisi i nomi delle vittime e il museo provvede a porre su ciascuna iscrizione una rosa bianca nella data del compleanno della persona che viene ricordata. Sono un segno indelebile della ferita profonda lasciata nel cuore della città. Tutt'attorno un parco dove sono state piantate delle querce bianche, tranne un pero che è stato l'unico albero salvato dopo il crollo e rappresenta la rinascita.

A fianco del parco in un enorme cantiere stanno costruendo l’ingresso di una stazione a cui arriveranno 12 linee della metropolitana con una copertura che viene realizzata con un'ardita struttura sorretta da enormi bracci metallici.

Arriviamo al Woolworth Building un grattacielo alto 241 metri eretto in stile neogotico nel 1913, per poi proseguire di fronte, lungo un giardino con una fontana nel centro, dove alcuni scoiattoli scorazzano indisturbati nei prati ed arrivare di fronte all'imbocco del ponte di Brooklyn. Prendiamo la metropolitana e torniamo indietro per entrare nell' outlet Century 21 per cercare di fare qualche compera, ma ormai siamo stremati. Cerco e sfrutto ogni possibilità di sedermi. Alle 18,30 riprendiamo la metropolitana per tornare in albergo. Il buffet del pomeriggio è ancora aperto ed approfittiamo per gustare del buon maiale in salsa agrodolce con patate arrosto. Tutto bagnato con un ottimo vino bianco. Proviamo ad accompagnare Daniela e Gherardo in un locale poco lontano per mangiare un hamburger. Arrivati al locale desistiamo per la lunga fila e lasciamo i ragazzi. Torniamo sui nostri passi ed acquistiamo due tranci di pizza e una bottiglia di soda per tre dollari prima di raggiungere sfiniti la nostra stanza.

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