Venerdì 15 settembre 2017.

Alle 9.30 scendiamo di nuovo a Napoli in piazza Cavour di fronte al Museo Archeologico.

Facciamo una fermata al caffè del professore. Dopo oltre mezz'ora Bruno ci conduce a Porta San Gennaro da dove entriamo nella città vecchia, diretti alla cattedrale di Santa Maria Assunta.

Visitiamo la cappella del tesoro di San Gennaro. Ci fermiamo davanti alla cappella Minutolo, chiusa da una cancellata. Nel fondo della cappella di stile gotico il sepolcro marmoreo del cardinale Enrico Minutolo. In questa cappella è ambientata la novella del Decamerone narrata da Andreuccio da Perugia.

A fianco la cappella dell'Assunta con un dipinto del Perugino del 1506 che anticamente era posto sull'altare centrale. Proseguiamo la visita entrando nella basilica di Santa Restituita, nucleo originario della chiesa, edificata con colonne di spoglio.

Nella navata di sinistra ammiriamo la cappella di Santa Maria del Principio, con il mosaico che occupa il catino absidale, opera del 1322 di Lello da Orvieto. Raccolgo da tutti le monete per acquistare il biglietto che serve per visitare il battistero di San Giovanni in Fonte fondato da San Severo, vescovo di Napoli, nel quarto secolo.

La volta a mosaico, seppur molto frammentata, ha colori vivi di un blu intenso. A terra la vasca battesimale in cocciopesto.

Dopo essere usciti ci dirigiamo al Pio Monte della Misericordia dov'è conservata la grande tela del Caravaggio: le Opere di Misericordia. Ci tratteniamo a lungo nella chiesa prima di uscire e proseguire lungo la via di Tribunali.

Sostiamo in piazza Gerolamini dove si trova su un muro la Madonna con la Pistola, opera di Banksy uno street artist inglese che dipinge con la tecnica dello stecil usando una maschera normografica, frutto della nuova tecnologia di disegni per strada. Facciamo una sosta all'incrocio davanti a San Paolo Maggiore con via San Gregorio. La strada è piena di negozi che vendono statuine per il presepe costruite secondo la tradizione napoletana. Abbiamo il tempo di visitare nella piazzetta la chiesa francescana di San Lorenzo Maggiore che contiene magnifiche opere d'arte. Altre 13.40 entriamo nella pizzeria Vesi in Piazza Miraglia. Bruno, la nostra guida di oggi, ci ha riservato un tavolo in una stanza tutta per noi. Ottima la pizza napoletana che accompagno con una bottiglia di Falanghina. Ci tratteniamo oltre le 15.30. Quando usciamo cominciamo a fare la fila per entrare nel museo della Cappella di San Severo ad ammirare il Cristo Velato, magnifica statua di Giuseppe Sammartino. La cappella fu fondata alla fine del cinquecento da Giovan Francesco di Sangro ma fu Raimondo a concepire l'opera nelle forme attuali tra il 1740 e il 1770. Nella cavea sotterranea vediamo le macchine anatomiche, curiosa ricostruzione dell'interno del corpo umano realizzata da Giuseppe Salerno. La decorazione della volta rappresenta la gloria del Paradiso dipinto da Francesco Maria Russo nel 1749. Purtroppo è vietato fare foto. Domando ad un inserviente se posso fare una panoramica dal fondo della chiesa senza disturbare nessuno ma il divieto è assoluto. Una fermata davanti alla pasticceria dei Fratelli Scaturchio famosa per la sfogliatella riccia e frolla servita calda, dove acquisto il dolce ministeriale, magnifici tondi di cioccolata amara ripieni di crema di cioccolato e rum.

La tappa successiva è al complesso monumentale di Santa Chiara. Cominciamo con la visita del chiostro decorato con maioliche. Purtroppo il pergolato in glicine che c'era sino alla fine degli anni novanta è stato tolto per i restauri e non è stato più ripristinato.

Ora le colonne si ergono come ruderi senza significato. La chiesa ha subito enormi danni per i bombardamenti ed ora l'unica navata appare spoglia. Lungo i lati si trovano le cappelle che sono state in parte ricostruite. Alle ore 18 attraversiamo Piazza del Gesù per raggiungere il nostro autista che è venuto a prenderci e facciamo a ritroso il percorso dell'andata sempre in mezzo ad un traffico caotico. Lunghe file che improvvisamente spariscono e sì riformano di nuovo senza un apparente motivo. L'autista sbaglia strada e chiede informazioni ad un gommista. Rimaniamo imbottigliati sotto il cavalcavia della ferrovia mentre continua a chiedere: “Per l'autostrada? Per l'autostrada per Caserta?” Poi riesce a riconoscere il percorso giusto ed imbocchiamo il raccordo autostradale. Alle ore 19 siamo in albergo. Ho appena il tempo di fare una doccia prima di andare a cena nel solito ristorante la Loggetta. Anche oggi il menù prevede un piatto di funghi ed a me viene servito una pasta al sugo di polipetti con tanto pomodoro. Ormai sono stanco di mangiare sempre condimento al pomodoro! Per secondo una mozzarella buona ma dura, con insalata, il tutto scondito. Crostata alla marmellata di albicocche per dessert. In alternativa solo pere o mele. Una passeggiata per le vie del centro e poi a letto poco prima di mezzanotte.

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