Mercoledì 14 marzo 2007 |
Puskar (fiore di loto) è città santa e tranquilla tranne nel periodo fra ottobre e novembre quando si tiene il mercato dei cammelli. Arriviamo ai piedi della scalinata del tempio e ci togliamo le scarpe lasciandole in un negozio poco distante. Fatte alcune decine di gradini entriamo nel tempio colorato di azzurro ed arancione. Al centro del porticato la statua di Brahma con quattro facce. I fedeli si avvicinano alla balaustra suonando una campana e dando la loro offerta al bramino. Saliamo sulla terrazza e giriamo attorno alla cupola. |
Guardiamo la città dall'alto, scendiamo e riprendiamo le nostre scarpe. Proseguiamo verso il lago sacro. Mentre sto riprendendo il movimento della via mi sento spingere da un lato. Abbasso gli occhi e vedo una mucca che, padrona della strada, prosegue imperterrita spostando di ostacoli. |
Arrivati ai Gath (scalinate che scendono nel lago) dove i pellegrini si bagnano, ci viene impedito di entrare con le scarpe e di scattare fotografie. |
Alcuni giovanotti ci hanno seguiti e ci mandano via. Passeggiamo lungo le viuzze del paese ed è piacevole farlo senza essere assaliti. Unico pericolo le motociclette che sfrecciano senza rallentare avvisando del loro arrivo con un colpo di clacson. |
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